UNA COLONNA PORTANTE DEL CLUB PER MOLTI ANNI

Allenatore, dirigente, segretario, per molti atleti anche un secondo padre e papà del pluricampione italiano di pattinaggio corsa Giampaolo. Il 18 ottobre si è spento Antonio Parini, uno degli uomini che hanno scritto la storia dello Skating Club Rovigo e dello sport rodigino. A 91 anni, portati eccellentemente sino a poche settimane fa, Antonio Parini è mancato mercoledì pomeriggio all’ospedale cittadino dove era stato ricoverato da sabato per l’improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute. Sino al giorno prima aveva vissuto nella casettina di via Mameli accudito dai figli Giampietro e Giampaolo dopo che l’amata moglie Lidia si era spenta tre anni or sono.

Antonio Parini, pensionato della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo era entrato nello Skating Club Rovigo per seguire i figli che iniziavano a pattinare nella storica pista del Don Bosco. Quello che a metà anni 60 era un semplice genitore nel 1972 divenne l’allenatore della squadra raccogliendo la pesantissima eredità di Cesare Zancanaro. Compito che svolse eccellentemente: «Non avevo mai calzato un paio di pattini, ma da anni seguivo l’attività vedendo all’opera Zancanaro e Grigolato, così accettai», raccontò un giorno. Iniziò a forgiare decine di atleti e a mietere successi da quelli di Renzo Borella (terzo agli italiani di Siracusa nel 1972) ai capolavori con Marino Ruozzi che nel 1973 portò allo Skating Club Rovigo il primo dei 36 titoli italiani della sua lunga storia. Fu il primo di uno splendido tris di Ruozzi che poi venne seguito da Giampaolo Parini più dotato del fratello Giampietro che però era un faro del team per la capacità di fare gruppo. Giampaolo Parini guidato dal padre Antonio vinse ben cinque titoli italiani, di cui tre assoluti. «Quelli nel pattinaggio sono stati gli anni più belli della mia vita, stavo insieme ai miei figli, in compagnia di altri genitori, era un gruppo eccezionale. Anni di soddisfazioni, tecniche e umane, compresa la ristrutturazione della pista del Don Bosco per la quale lavorammo per 40 notti consecutive e la costruzione del Pattinodromo di via Malipiero».

La scomparsa di Antonio Parini tocca enormemente lo Skating Club Rovigo. «Ho avuto il privilegio di conoscerlo dapprima come mio allenatore, poi come segretario del club e quindi dirigente che mi affiancò quando mancò mio padre e nel 1985 diede un’enorme aiuto nell’organizzazione del primo Memorial e di quelli successivi in piazzale delle corriere – dice il vicepresidente Paolo Ponzetti -. Un personaggio eccezionale, poteva sembrare brusco, ma invece aveva un grande cuore, per noi atleti e la società ha sempre dato tutto, anche costruendo ruote in legno che tutti ci invidiavano. L’abbiamo premiato in occasione del 50esimo del club e ci ha accompagnati quando abbiamo presentato il nuovo Pattinodromo delle Rose al Panathlon. Momenti indimenticabili».

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