Medaglia di bronzo al merito sportivo per il titolo italiano 2017, nella stagione 2018 riconfermata campionessa italiana dei 100 m sprint in corsia, vicecampionessa italiana nei 500 metri su pista e vicecampionessa europea nei 200 su strada. Poi le conquiste agli assoluti indoor sia nell’edizione 2019, bronzo, che nell’ultima recente di febbraio scorso, argento in una gara di accelerazione continua: il giro contrapposto, 175 metri compiuti tutti d’un fiato nella pista a curve a pendenza costante con cronometro fermato a 17’’907. Tutto questo (e oltre) è Benedetta Rossini, 26enne atleta ravennate, laureata in Medicina all’università di Bologna, in forza allo Skating Club Rovigo da inizio 2018, figlia d’arte di Stefano Rossini, attuale allenatore del Rinascita Ravenna, con i pattini ai piedi sin dai quattro anni ed ora porta bandiera del club verdeblù, orgoglio dello rodigino.

Benedetta, la stagione è stata duramente provata da questa situazione di emergenza sanitaria. Sei riuscita a conquistare un meraviglioso argento al campionato italiano indoor di Pescara svolto lo scorso febbraio. Come prosegue la tua preparazione fisica in questo periodo?

Attualmente, come tutti d’altronde, mi alleno a casa alternando bici sui rulli e ginnastica a secco, sempre in diretta con mio padre e gli altri ragazzi di Ravenna. Per il resto sono sempre impegnata perché al mattino lavoro, infatti prima che scoppiasse la pandemia avevo una borsa di studio al sant’Orsola dove seguivo gli studi nel reparto di gastroenterologia dove avevo fatto la tesi.

Quindi la tua carriera universitaria di medicina è ancora a pieno regime!

Certamente! Attualmente continuo a lavorare da casa. Mentre al pomeriggio studio per l’esame della specialistica che dovrebbe essere a luglio, pandemia permettendo. Il mio professore mi ha concesso di lavorare da casa tramite il mio computer. Per la specialistica devo ancora attendere il test, però nel frattempo sono abilitata e quindi ora sono iscritta all’Ordine dei medici.

Sono state sospese o rinviate molte competizioni nazionali. Questo potrà incidere sulle prestazioni atletiche future?

Il fatto che le gare sono state rimandate o cancellate sicuramente influisce negativamente sulla concentrazione e metodologia di un atleta, ora sono cambiati tutti gli obiettivi e le date, inoltre prepararsi a casa sicuramente non è la stessa cosa che andare ogni giorno ad allenarsi in pista. Mi manca tantissimo pattinare, e sicuramente la ripresa sarà durissima per la maggior parte di noi, si vedrà se la stagione sarà salvabile in qualche modo e ci permetteranno di gareggiare a settembre. Io studio permettendo spero di ritornare al più presto a gareggiare.

Tu sei un’atleta “certificata” di alto livello. Sono stati travolti anche gli atleti più giovani, da quelli che si avvicinavano all’agonismo per la prima volta alle scuole di avviamento allo sport ed al pattinaggio, che non devono perdere assolutamente la motivazione.

Questa situazione è molto dura per tutti, sopratutto per i ragazzini che sicuramente possono perdere di vista l’obiettivo e potrebbero la voglia e la motivazione, ma l’importante è sapere che presto ne verremo a capo e si potrà ripartire con gli allenamenti e le gare tutti insieme! Non dobbiamo mollare e supereremo anche questa!

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