Luca Presti, allenatore di terzo livello Fisr e preparatore atletico, approdato allo Skating Club Rovigo all’inizio della stagione 2021/2022 resta alle redini della prima squadra, ma anche con ulteriori incarichi di collaborazione con tutto lo staff tecnico. Catanese, massofisioterapista, sposato con quattro figli, ha alle spalle una lunga e fruttuosa carriera di pattinatore professionista: sei volte campione del mondo, 15 titoli europei, 32 assoluti italiani; nel 2004 gli è stata assegnata la medaglia d’oro al valore atletico dalle mani del Presidente della Repubblica Ciampi, per poi dedicarsi a tempo pieno all’attività di allenatore professionista, a Scaltenigo, Noale, Spinea e da ultimo a Rovigo.

Luca, è passato ormai un anno dall’entrata alla guida della squadra agonistica. Come si può riassumere questa prima tranche di esperienza in verdeblù?

Questo primo anno è stato di adattamento per me e per i ragazzi; è andata tutto sommato bene, abbiamo ottenuto buoni risultati soprattutto in ambito regionale e ho visto pian piano i loro progressi. C’è tanto da lavorare, per adesso posso dire che abbiamo edificato le fondamenta.

Luca, abbiamo detto appositamente prima tranche, in quanto hai appena firmato un biennale per continuare a seguire la prima squadra, ma non solo. Quali sono i progetti per la nuova annata sportiva?

Dopo il primo anno, che ammetto sia stato molto duro dal punto di vista logistico abitando a Noale, ho deciso di proseguire comunque in verdeblù perché penso e credo in questo progetto e nella società. Non sarà semplice ma voglio dare il mio contributo a far crescere i ragazzi ed essere competitivi a livello nazionale.

Inizierà dunque una collaborazione ancora più profonda con lo Skating Club?

Ci sarà un interscambio con tutto lo staff tecnico, dalle giovanili alle scuole di pattinaggio. La collaborazione con le scuole mi è stata chiesta e volentieri ho accettato di dare il mio aiuto al settore giovanile, il futuro della squadra parte dai piccoli e penso sia stata un’ottima soluzione aggregarmi.

Come si differenzia il lavoro tra le varie fasce d’età e i diversi obiettivi di allenamento?

Cercherò di dare i consigli utili e condividere coi miei soci allenatori gli esercizi che conosco per perfezionare la tecnica per far crescere in modo migliore i piccoli, sarà un bel lavoro e con tante piccole accortezze riusciranno a migliorare le loro capacità tecniche, rapide ed elastiche.

Luca – cronologicamente – sei stato prima atleta e poi subito allenatore con grandi esperienze nazionali ed internazionali. Cosa ti senti di consigliare al resto dello staff tecnico ma anche agli atleti.

Essere atleta “professionista” ha significato per me infiniti sacrifici, sono stati anni dove non vi era differenza di giornate, ogni giorno era un giorno per fare allenamento, sui pattini o altro, ho trascurato parte delle amicizie, feste, serate. Ma quando uno sportivo vuole raggiungere certi obiettivi non ci sono altre strade, allenamento e vita sana sono il segreto del successo. Il mio consiglio è che seppur ho visto cambiare la generazione dobbiamo cercare di fare marcia indietro e riprendere le abitudini di una volta.

Come può lo sport, quindi anche il pattinaggio, aiutare bambini e giovani?

Possiamo aiutare i bambini cercando di trasmettere loro cos’è lo sport e cosa porta lo sport, amicizie, salute, benessere e tanto divertimento. Oggi il vero obiettivo è riuscire a coinvolgere bambini ma anche i giovani: non escono più a giocare per strada, si chiudono, si è persa quella confidenza, quel modo psicofisico di agire, quindi organizzare eventi e giochi, ricercare i bambini di una volta.

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